giovedì 6 dicembre 2012

La politica: arte possibile del bene comune

amministrazione, comunità, territorio
1° incontro del Laboratorio di Cittadinanza

Il concetto di bene comune tra politica ed economia, una lettura storica
Giovanni Gregorini
Docente di Storia economica (Università Cattolica di Brescia)


Un incontro con una esperienza civica
Claudio Lamberti
Sindaco di Capriano del Colle


video di introduzione:



Per approfondire:

Contro il niente. ABC dell'impegno

MIGUEL BENASAYAG, La Feltrinelli, 2011, Collana: i Robinson / Letture
Pagine: 192 Prezzo: 10,00 Euro

“La nostra è l’epoca dei proclami, delle informazioni terribili e delle parole di denuncia. Eppure tutti questi discorsi non riescono più a raggiungerci, tanto sono lontani dalla realtà. Restiamo insensibili, divisi tra due sentimenti di impotenza. [...] Questo dizionario dell’impegno vuole essere una ‘scatola degli attrezzi’ per i nostri tempi: per ripensare, ricollegare certi concetti e certe parole al quotidiano, allargare queste maglie così strette perché, nell’immediato, non ci sia più soltanto un feedback individualista ma anche un pensiero favorevole alla creazione di legami.”

In breve
Il vero rischio della cultura contemporanea è il niente. Opinioni in libertà. Il caos non interpretato, mal interpretato, banalizzato. Per opporsi al niente bisogna ricominciare da capo: sapere su cosa possiamo contare, da cosa dobbiamo difendersi, come riconoscere i nemici e gli amici dei nemici. Tornare alla scuola del mondo e delle idee. Sono invitati a fare i conti con questo abbecedario tutti quanti sentono ancora l’urgenza di nutrire forme di impegno politico, sociale, culturale.

Guasto è il mondo

TONY JUDT, trad. di F. Galimberti, Laterza, 2011, Collana: i Robinson / Letture
Pagine: 188 Prezzo: 16,00 Euro

“In quanto cittadini di una società libera, abbiamo il dovere di guardare con occhio critico al nostro mondo. Ma se pensiamo di sapere che cosa non va, dobbiamo agire di conseguenza. I filosofi, ha detto qualcuno, finora si sono limitati a interpretare il mondo in vari modi: ora si tratta di trasformarlo.”

In breve
Questo è un libro appassionato, saggio, lucido, capace di guardare in modo approfondito sia al passato che al futuro. È un regalo ai giovani che oggi si sentono smarriti e non per mancanza di obiettivi. La causa della loro inquietudine è il mondo che ricevono in eredità e i pochi mezzi che hanno per trasformarlo. Questo libro, summa degli interessi di una vita intera, è dedicato al loro futuro e a tutti noi che vogliamo farne parte.
I ricchi, come i poveri, ci sono sempre stati. Ma rispetto al resto della popolazione i ricchi, oggi, sono più ricchi e più numerosi di qualsiasi altra epoca di cui si abbia memoria. Il privilegio privato è facile da capire e da descrivere. Più complicato è spiegare l'enormità dello squallore pubblico in cui siamo precipitati. La povertà è un'astrazione, perfino per i poveri, ma i sintomi di un impoverimento collettivo sono tutti intorno a noi. Qualcosa che non va c'è, e non è trascurabile. Se una simile, grottesca disuguaglianza persisterà, perderemo qualsiasi senso di fratellanza; e la fratellanza, per quanto fatua come obiettivo politico, è la condizione necessaria della politica stessa. Inculcare il senso di uno scopo comune e di una dipendenza reciproca per molto tempo è stato visto come il pilastro di qualsiasi comunità. Sappiamo da sempre che la disuguaglianza non è solo fastidiosa moralmente: è inefficiente. L'egoismo è scomodo perfino per gli egoisti.
Guasto è il mondo è una sfida politica alla politica: farci carico dei mali della nostra società e immaginare un modo migliore di vivere.

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